Non solo divertimento, ma solidarietà concreta alla festa della FITeL «Va al centro»

Non solo divertimento, ma solidarietà concreta alla festa della FITeL «Va al centro»

di Maria C. Fogliaro

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Non soltanto musica, spettacolo, vino e cibo, ma anche solidarietà fraterna e generosità: lo si è visto giovedì sera al Circolo Arci Benassi di Bologna, dove un enorme spazio è stato riempito da centinaia di soci di numerosi Circoli e associazioni ricreative bolognesi, accompagnati da familiari e amici, e convogliati nella sede di viale Cavina 4 dalla impeccabile organizzazione − coordinata da Claudio Busi (presidente del CRT FITeL di Bologna) − della FITeL Emilia-Romagna e del Circolo Ricreativo Territoriale (CRT) FITeL di Bologna, in collaborazione con la FITeL nazionale, per una serata che ha saputo unire divertimento e autentico spirito comunitario.

L’occasione è stata la festa di beneficenza «VA AL CENTRO» per la raccolta di fondi da destinare al Comune umbro di Preci, colpito dal terremoto nell’ottobre del 2016. «Una serata − ha detto Angiolo Tavanti (presidente FITeL Emilia-Romagna) − che è nata da un’idea di uno dei nostri Circoli (il Circolo Gruppo Hera di Bologna, ndr), ed è stata fortemente voluta da Claudio Busi e supportata da numerosi Circoli bolognesi, il cui impegno, insieme alla generosa disponibilità degli artisti che hanno animato la serata, è all’origine del successo di un incontro che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento persone, e il cui obiettivo è stato quello di portare un aiuto concreto alla comunità di Preci».

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La FITeL (Federazione Italiana Tempo Libero) è, infatti, − insieme alla comunità montana della Valnerina, con in testa i Comuni di Arrone (TR) e di Preci (PG), e al CEDRAV (Centro per la documentazione e la ricerca antropologica in Valnerina) − promotrice di un progetto per la costruzione di una struttura turistico-emergenziale, pensata come un complesso polivalente che ospiterà un centro sociale; disporrà di spazi per convegni e manifestazioni culturali; e che soprattutto sarà attrezzato per accogliere la popolazione e offrire servizi di prima emergenza qualora il territorio dovesse essere colpito da nuove calamità.

«La Valnerina − ha detto Pietro Bellini (sindaco di Preci) − è un territorio a rischio sismico molto alto: dal 1971 al 2016 è stata colpita da ben quattro terremoti di vaste proporzioni». «Il progetto ideato insieme alla FITeL − ha detto il sindaco − potrà avere un impatto fruttuoso sulla nostra comunità, donando un aiuto prezioso alla ricostruzione, e soprattutto alla rinascita economica, culturale e sociale di una zona che oggi è a serio rischio di spopolamento, e che noi invece abbiamo tutta la volontà di far vivere».

Ripartire, per un’area ricca di storia e di bellezze naturali, significa innanzitutto rivitalizzare il settore turistico che − ha detto Marsilio Francucci (assessore al Turismo del Comune di Arrone) − «a seguito del sisma dell’ottobre scorso ha subito un calo del novantasette per cento, con un contraccolpo negativo sulle attività commerciali e sullo sviluppo economico dell’intero territorio». «La solidarietà − ha affermato Francucci − sta arrivando da tutta Italia, e il nostro obiettivo è quello di creare, anche attraverso la valorizzazione delle nostre risorse storiche, paesaggistiche e gastronomiche, le condizioni per favorire la ripresa dei flussi turistici». Rientra in questo piano il progetto di recupero e di potenziamento del Museo della Chirurgia di Preci, che Francucci, chirurgo di professione, e le amministrazioni locali stanno portando avanti in collaborazione con il Museo di Storia della Medicina di Napoli.

Si tratta, quindi, di luoghi che − ha detto Giovanni Ciarlone (presidente FITeL nazionale) − «anche per l’importanza storica e sociale che rivestono per tutto il Paese non possono essere abbandonati al proprio destino, e che necessitano di interventi rapidi ma anche di una attenta pianificazione». «Una sfida complessa − ha affermato Ciarlone − che la FITeL, in virtù dei valori di solidarietà e di civismo che sono all’origine della sua costituzione nel 1993 per iniziativa delle confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, non poteva non accogliere».

L’iniziativa «VA AL CENTRO» è, pertanto, l’apripista di una serie di progetti che la FITeL ha programmato per aiutare i centri della Valnerina colpiti dal terremoto. Come, ad esempio, una serata di beneficenza analoga a quella bolognese che si terrà prossimamente a Parma; o la manifestazione «Piccoli Teatri. Rassegna del Teatro Sociale», organizzata dalla FITeL regionale in diversi luoghi dell’Emilia-Romagna dal 14 aprile al 12 maggio, che servirà anche a raccogliere contributi volontari da destinare a Preci; o l’impegno da parte della FITeL nazionale di organizzare l’edizione 2017 del «Festival del Teatro Sociale − Proscenio Aggettante», la rassegna di teatro amatoriale italiano prevista a settembre, in uno dei Comuni della Valnerina.

Maria C. Fogliaro

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