Reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza

Questa riforma ha a che fare con “l’output gap” il quale è un indicatore che permette di depurare il bilancio dello stato dagli effetti del ciclo economico. Tramite il reddito di cittadinanza si conta, di trasformare soggetti da “inattivi” a ” disoccupati” e quindi di ampliare l’indicatore di “output gap”.
In pratica il principio è: avendo più disoccupati ( conteggiabili ) le possibilità di crescita del PIl del paese Italia aumenterebbero, per cui la commissione europea ci permetterebbe di fare più deficit, certo a patto che i mercati ce li prestino.
La faccenda può funzionare però, solo alla condizione che questi disoccupati conteggiati in più, in breve tempo trovino ” davvero ” una occupazione, altrimenti entrerebbero a far parte dei disoccupati “strutturali” e saremmo da capo a dodici.
in realtà il vero aumento dell’occupazione a breve verrà proprio dai 10.000 ” navigator ” cioè coloro che dovrebbero trovare lavoro ai disoccupati, e che saranno assunti tra regioni e città metropolitane.
Bisogna poi considerare che la quota 100 produrrà l’effetto opposto, dato che toglierà dal lavoro circa 300.000 addetti.

Coriolano Pallacci

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